venerdì 23 settembre 2016

SUICIDE SQUAD: Un Film da Apprezzare





Giusto il giorno prima di mettermi a scrivere coteste parole, mi sono andato a vedere “Suicide Squad”.
Tutti a dire che è orribile perché Jared Leto non picchia Harley, ma io ho ignorato tali commenti e me lo sono andato a vedere a mente libera.
Ovviamente, questa recensione contiene SPOILER.
Partiamo innanzitutto dalle cose negative, che ci sono, e vanno fatte notare prima che qualche precisino della fungia salti l'intero articolo e le scriva lui nei commenti, vantandosi di averle scoperte e comportandosi come se mi avesse dato scacco matto.
Capitan Boomerang, Slipknot e Katana potrebbero benissimo non esserci. Uno muore subito come una merda, gli altri non completano mai il proprio arco caratteriale.
Dei membri effettivi della squadra, l'unico Meta-Umano vero e proprio che sopravvive alla fine della magagna è Killer Croc. Il problema è che lo scopo della squadra è affrontare gente del calibro di Superman. Con l'Incantatrice hanno avuto culo perché avevano un Dio del Fuoco incarnato che si è suicidato per permettere di abbattere Incubus, ma dubito che ce ne sia una scorta abbondante. Se Croc provasse ad affrontare Superman, Lois si chiederebbe come ha fatto Clark, con lo stipendio di un reporter, a permettersi di regalarle una borsetta di coccodrillo.
Il Joker di Leto è l'apoteosi del cameo inutile. Secondo me, ce l'hanno messo solo per avere una scusa per ficcarci dentro Batman, visto che la politica attuale della DC è “Batman o fuori dalle balle”.

Per il resto, direi che questa è la prova del fatto che viviamo in una qualche specie di bizzarro mondo alla rovescia, dove i film sugli eroi sono dark, cupi e pieni fino all'orlo di sociopatici, misantropi e grillini, mentre il film sul branco di serial killer australiani, piromani sovrannaturali della Mara Salvatrucha, cannibali mutanti, psichiatre psicotiche, assassini a pagamento che hanno pistolettato più gente di Tex Willer e antiche divinità precolombiane divoratrici di anime e con tendenze genocide, è un film allegro, con personaggi simpatici, umorismo, bei colori vivaci e una trama che non sia un pastrugno di riflessioni filosofiche infilate dentro con la forza di uno Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann.



Mettete le metafore cristologiche e il Superomismo Nietzschiano al posto del robottone grande come una nebulosa, e vi sarete fatti un'idea di cosa Snyder e Nolan considerino “sottile".



È un film perfetto?
No.
È un film che merita?
Assolutamente sì.
È il film che ci meritiamo?
No.
è il film di cui abbiamo bisogno?
Sì.

Partiamo da Harley, che, a parte il pessimo costume in stile Nuovo 52, è forse il personaggio più divertente del film. Spiritosa, fuori di testa, e non se ne vergogna, ma senza urlare ai quattro venti quanto sia pazza, come faceva invece il Joker di Ledger.
Mi dispiace che abbia una normale mazza da baseball invece del suo martellone e della pistola col guantone a molla imbottito di cuscinetti a sfera, ma chi si accontenta, gode.
Segue Deadshot, ennesimo Avatar terreno della figaggine che è Will Smith. Che dire di lui? È quello il cui arco narrativo si sviluppa meglio, e l'unico ad ottenere qualcosa di simile ad un lieto fine.

Deadshot e figlia


Killer Croc riesce ad essere sia il tizio più terrificante della compagnia, sia un magnifico diversivo comico.
Ha una singola scena da ridere in tutto il film, ma è talmente inaspettata e genuina che ha fatto sganasciare me e il Recensore Mascherato



Beh, niente da ridire. Croc è certamente un magnifico esemplare di... qualunque terrificante abominio contro-natura sia.


Se proprio devo trovare qualcosa da ridire su Killer Croc, è che non è abbastanza mostruosamente grosso e spaventoso.
A parer mio, avrebbe dovuto essere interpretato da Hafþór Júlíus Björnsson, già noto per essere l'attore che interpreta Gregor Clegane in “Il Trono di Spade”.
206 cm di bodybuilder professionista islandese, per 180 kg, campione imbattuto del concorso “Il più forte d'Islanda” dal 2010.
Fategli il trucco squamato e mettetegli in bocca una dentiera zannuta, e avrete un Killer Croc perfetto.
In effetti, la descrizione della Montagna data da Bronn è ottima per Croc: è “fottutamente grosso e fottutamente brutale, e incredibilmente svelto per uno della sua stazza”.


Personalmente, avrei voluto vederlo cominciare il film con un aspetto simile, magari armato di un uncino con catena che fa molto "brutal" e di dei machete calibro Danny Trejo, per poi mutare mano a mano che affrontava le mostruosità di Incubus e Incantatrice.




Fino a quando, alla fine, quando deve massacrare da solo un intero battaglione di nemici, è ridotto all'essere più mostro che uomo del DLC di Arkham Knight. Anche solo perché vedere una bestia del genere che chiede come ricompensa una macchina per il caffè sarebbe da sganasciarsi.


Passiamo a Chato Santana, alias El Diablo.
Nei fumetti, è la risposta DC al Ghost Rider, in quanto posseduto da uno Spirito della Vendetta col potere del fuoco, mentre in questo film all'inizio sembra che sia solo un pirocineta, poi sembra che sia davvero posseduto dal Diavolo, poi si scopre alla fine che è l'incarnazione terrena di Xiuhtecuhtli, Dio Azteco del Fuoco.
E scusate se è poco.
Apprezzo particolarmente che, invece che dargli dei ghirigori astratti, in questa versione il personaggio sia completamento tatuato con immagini di angeli, demoni e il numero 13, ovvero l'iconografia della gang della Mara Salvatrucha, realmente esistente.

Notare lo sguardo depresso da cucciolo bastonato di Studio Aperto, alla Jon Snow.

Amanda Waller è la donna perfetta per tenere al guinzaglio questa manica di psicopatici.
Rispetto zero per la sacralità della vita umana, l'unica cosa che conta è completare la missione e distruggere tutto quello che potrebbe anche solo far sospettare che l'America non sia perfetta.
Emblematica la scena in cui uccide i suoi stessi assistenti, perché l'avevano sentita ponderare le potenzialità militari dei poteri di Incubus, ed erano, quindi, potenziali testimoni scomodi.
Al cinema ho sentito gente di fianco a me dire che una persona del genere non sarebbe mai arrivata in una posizione di potere simile, ma diciamocelo: chi crede a una cosa simile, è più ingenuo di un bambino.
Tuttavia, non è una stupida, nonostante pensasse di poter controllare l'Incantatrice, e questo si vede appieno nel confronto finale con Bruce Wayne.


"Sì, so che tu sai che io so che tu sai che io sospetti che tu sappia. Quindi, evitiamo di pestarci i piedi a vicenda, almeno finché non diventa assolutamente indispensabile."


Passiamo ad alcune cose che io, personalmente, avrei cambiato.
Va bene, posso capire che volessero inserire Capitan Boomerang per introdurre il Flash nell'universo cinematografico, ma ai fini della storia è abbastanza inutile.
Non ha un suo arco narrativo, non ha una personalità, non fa nulla che lo distingua particolarmente...
Secondo me, avrebbe potuto essere sostituito con un tizio di maggior peso, e che potesse in qualche modo collegarsi agli altri membri del team, diventando lo strumento di coesione e, perché no, il leader della compagnia.
Magari un tizio che sia una controparte di Croc, in quanto un forzuto non forte quanto lui, ma più astuto.
Esperto di armi e guerriglia, e quindi simile a Deadshot.
Un abile manipolatore, che abbia quindi più senso di Capitan Boomerang nel ruolo di quello che sacrifica l'inutile Slipknot per testare la sua teoria sulla capsula esplosiva.
Nemico di Batman, come Harley.
Sudamericano e religioso, come El Diablo.
Insomma, figuratevi la scena: Amanda deve scegliere l'ultimo membro del suo gruppo, selezionando tra diversi psicopatici.
Cominciano quindi a fare a botte questa manica di elementi fuori di cotenna, armati per l'occasione:









Prima Fila:Clawster (mutante rettiloide pieno di spuntoni ossei), Brick (super-forte, alta resistenza), Hook (Capitan Uncino esperto di arti marziali), Professor Ojo (spara laser dall'elmo), Black Spider (Spiderman Ninja pistolero).

Seconda Fila: Re Squalo (sensi da squalo, super-forza), Silver Banshee (volo, magia, voce a boato sonico), Orca (ultrasuoni, super-forza, super-resistenza), Firefly (jetpack, lanciafiamme, bombe al napalm, piromania evidente), Lady Shiva (esperta di arti marziali, mercenaria).

Terza Fila: Brimstone (pirocineta, gigante), Amygdala (super-forzuto con i centri cerebrali della violenza sovralimentati), Tusk (uomo-bestia, super-forza, pelle ispessita, altissima stamina), Eclipso (tagliatore di teste, maniaco omicida, risveglia il Male nel cuore della gente).

Quarta Fila: Girder (Metallo dei poveri), Shrike (Nightwing malvagio), Lady Vic (Lara Croft malvagia mercenaria ninja), Killer Shark (terrorista subacqueo), Sharkman (iper-sensi, super-forza, super-resistenza, fattore rigenerante), Kashon (violenza inenarrabile, squalo tigre evoluto artificialmente).

Quinta Fila: Sportsmaster (Casey Jones passato al Lato Oscuro, pessimo padre).



Dopo che è cominciata la rissa, appare un altro tizio, che comincia a fotterli tutti uno per uno, e quando ce ne sono alcuni troppo potenti per lui, rivolta contro di loro l'ambiente e gli altri criminali.
I compagni di merende della Waller cominciano a chiedere chi sia quel mostro sacro, mentre dal resto del carcere, i Latinos cominciano ad intonare un canto per lui: “El se Levanta!”.
Quando i tizi cominciano ad essere troppo, Amanda gli fa lanciare una sacca, da cui lui estrae uno strano marchingegno pieno di tubi e siringhe, con cui si inietta qualcosa di strano.
Procede allora a finire il massacro, mentre Amanda spiega che il prossimo membro della squadra è “L'Uomo che ha spezzato il Pipistrello”.


Vorrei che fosse interpretato da Dave Bautista e che anche la Waller avesse paura di lui. Tipo che quando lo sta reclutando lei non riesce mai a guardarlo negli occhi e continua a sudare, anche se lui è senza Venom, incatenato ad una sedia d'acciaio, e dietro due pollici di vetro antiproiettile. Inoltre, vorrei che si portasse in giro armi pesanti: BAR, lanciagranate automatico, bombe, e un machete-motosega che sembra il Magnus di "Shadow of Rome".

In sintesi, questo è un bel film.
Non solo perché a me è piaciuto soggettivamente, ma perché, obiettivamente, ha proprio gli ingredienti per essere non dico un capolavoro, ma almeno un film divertente e neanche troppo banale, che consegna esattamente quello che aveva promesso: divertimento completamente sguarrone con un gruppo di anti-eroi completamente fottuti di testa, in combattimento contro una classica “minaccia da fine del mondo”, e trovando anche il tempo di far evolvere i rapporti umani e di fare un po' di sano world-building.
Non è il film che meritiamo, ma il film di cui abbiamo bisogno, perché se questo film incassa bene, la DC capirà che si può fare successo anche con film che non sono seghe mentali esistenziali costantemente virate sul seppia, e in cui siamo perennemente nel maxi-evento Crossover “Notte più Profonda”, sia per la luminosità delle scene, sia per quanto sono deprimenti.
Ah, e tra l'altro: inaugurerò a breve una nuova rubrica su come farei io un DC Cinematic Universe, se ne avessi la possibilità.
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Ciao-ciao!

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